venerdì 24 luglio 2009

"SCILLESI D'AMERICA": CHIRURGIA DI PRIM'ORDINE

L'Ospedale "Scillesi d'America" continua a far parlare bene di sè.

Dopo il recente riconoscimento ottenuto dall'Unità operativa di riabilitazione cardiorespiratoria, di cui potete leggere cliccando qui, vi propongo, di seguito un articolo pubblicato da "Gazzetta del Sud" nell'edizione del 23 Luglio, nel quale il direttore dell'unità operativa di chirurgia generale, dr. Diomede Trimarchi, traccia un bilancio più che positivo del lavoro svolto negli ultimi otto mesi dal nosocomio scigghitano.
Più di 600 ricoveri, più di 1000 interventi chirurgici (in day surgery, one day surgery e piccola chirurgia).

Ma non è il reparto "tagghia e cuggi" di una volta. Lo potremmo "malanovamente" definire senz'altro come il reparto "sbuca e stuppa", visto che più della metà degli interventi è stata effettuata per via videolaparoscopica.

Ultima annotazione. Il dr. Trimarchi sottolinea il fatto che le sale operatorie a disposizione sono ottime e che i locali interni, oggetto di recenti ristrutturazioni, si presentano in maniera accogliente per i pazienti.
Chi, invece, avrebbe bisogno di un intervento si restyling, sono sicuramente le facciate esterne, definite non senza ragione, vetuste.
Ci auguriamo che la segnalazione del dr. Trimarchi riceva la dovuta attenzione da parte dei responsabili dell'Azienda Ospedaliera reggina.
Ecco l'articolo:


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Rileggendo oggi con una certa commozione dell'ospedale scillesi d'america,non posso appunto non ricordare che fu proprio grazie alla presenza allora del "vecchio piccolo ospedale scillesi d'america" che io nel lontano 15 Giugno 1964 in una curva a gomito ,poco prima di arrivare a Scilla (allora non c'era l'autostrada)ebbi, uscendo fuori curva,uno scontro frontale con un grosso furgone della Ditta Caffe Mauro.Riportato nel suindicato ospedale ,assieme ad altri tre miei compagni, venni affidato alle amorevoli e miracolose cura dell'allora dr. Panuccio, direttore della struttura;anzi fu lu iil primo a donarmi il sangue -Dopo 4 gg:venni sciolta la prognosi e trascorsi circa 30 gg. rimesso a casa.NON POTRO' MAI DIMENTICARE QUEL PICCOLO OSPEDALE,CUI GRAZIE LA VICINANZA ,dal LUOGO DELL'INCIDENTE ,DEBBO la VITA E LA MERAVIGLIOSA FIGURA DEL PROF. PANUCCIO AL QUALE OGGI E SEMPRE DIRO': GRAZIE CON TUTTO IL CUORE- Rodolfo Patti.

u nonnu ha detto...

Caro Rodolfo,
grazie per la tua preziosa testimonianza.
Sono sicurissimo che tantissime sono le persone (e il sottoscritto è certamente tra questi), che devono dire "grazie" ai medici che hanno prestato e prestano tuttora la loro opera professionale presso l'ospedale "Scillesi d'America".