mercoledì 17 settembre 2008

NDI VONNU CALARI 'U PACCU!

Non cuntenti di quello che hanno combinato 38 anni fa con il pacchetto Colombo

[A seguito della rivolta di Reggio Calabria (estate 1970) per l'attribuzione della sede degli organi regionali, il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) assegna alla Calabria 1300 miliardi per la costruzione di un centro siderurgico nella piana di Gioia Tauro (occupazione prevista 7500 unità) ed altri 360 miliardi per una serie di interventi nel settore chimico (Sir, Liquichimica) e meccanico (Efim) con una occupazione prevista di 7300 unità] -fonte www.polyarchy.org

ndi vonnu calari 'n autru PACCU!

Ci uniamo agli amici di Montebello nella loro battaglia, grirandu convintamente in coro:

M A L A N O V A !!!

Ecco il loro manifesto di denuncia.

Sabato 20 e domenica 21, presso tutti i Comuni dell'Area, sono previsti dei punti di incontro con la cittadinanza per avviare una petizione popolare ed una campagna di sensibilizzazione sulla scottante tematica.

Non disinteressatevi, ne va anche della vostra salute e del futuro dei vostri figli.

Inoltre Montebello Jonico Blog News

invita tutti a partecipare alla campagna del FAI

"I Luoghi del Cuore"

Indicando l'area ex Liquichimica di Saline

come prioritaria fra quelle da bonificare.

Per avere maggiori informazioni in merito ed esprimere il proprio voto

visita http://www.montebelloblognews.com/2008/09/cancelliamo-la-liquichimica.html

Di seguito il MANIFESTO DELLE ASSOCIAZIONI

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NO AL CARBONE,

SI AD UN PROGRAMMA ALTERNATIVO DI SVILUPPO

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L'ipotesi di realizzare una Centrale a Carbone a Saline Joniche (RC) rievoca spettri di un passato "pseudo-industriale", tradito sul nascere, che ha provocato stravolgimenti e disastri sul nostro territorio. Una violenza inaudita che non ha tenuto conto delle vocazioni naturali dell'Area ed ha negato la possibilità di un percorso di sviluppo all'intero comprensorio.

Dal fallimento di quel modello ad oggi sono passati più di trent'anni e niente è accaduto. Nulla è stato fatto per perseguire la riconversione dell'Area secondo sistemi compatibili con l'ambiente, con la nostra storia e con i nostri bisogni.

E oggi come ieri i nostri bisogni e le nostre aspettative non sono compatibili con il progetto della S.E.I. che:

- propone un impianto facendo leva sul bisogno di lavoro, promettendo ciò che non potrà mantenere in termini di occupazione;

- un impianto che non attiverà, attorno a sé, un indotto economico significativo ma, al contrario, deprezzerà i valori degli immobili e delle attività commerciali ed agricole;

- che produrrà emissioni diffuse di agenti inquinanti nocivi per la salute dei residenti;

- che genererà un notevole danno ambientale diffuso in mare, attraverso l'innalzamento della temperatura dell'acqua, in aria con la coltre di polveri sottili ed in terra con la conseguente ricaduta di queste polveri.

Niente lavoro, rischio per la salute, crollo dei valori immobiliari, inquinamento.

Di fronte a tutto questo dove sono i benefici?

La Calabria ha un esubero di produzione energetica rispetto ai suoi consumi perciò l'energia prodotta andrebbe ad alimentare fabbriche ed abitazioni di altre Regioni del Paese, e va ricordato, a tal proposito, che la Calabria s'é fatta già carico dei problemi del Paese con il suo nulla-osta al rigassificatore da allocare nel porto di Gioia Tauro. Abbiamo già dato!

Non vogliamo più assistere inermi a progetti imposti dall'alto e che non tengono conto delle vocazioni e delle reali potenzialità del territorio, ma pretendiamo di conoscere le previsioni ed i programmi che la Regione Calabria intende realizzare su questo territorio e con i quali, come affermato dal Presidente Loiero, la costruzione della Centrale non è coerente.

Noi, il mondo dell'associazionismo dell'Area, ci proponiamo e siamo disponibili a promuovere la costruzione di un programma di sviluppo alternativo e sostenibile che valorizzi le risorse naturali, storico-culturali e paesaggistiche partendo dalle vocazioni naturali di questa porzione di territorio, convinti che la Centrale non rappresenti un volano di sviluppo ma l'ennesima e questa volta definitiva "mazzata".

COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI DELL'AREA JONICA