domenica 12 agosto 2007

'U MURU 'I BERLINU CARIU, EPPURU....

Ripropongo integralmente un articolo (foto compresa), pubblicato dal New York Times. C'è da riflettere.....



Una strada segregata in una terra già divisa
di Steven Erlanger

GERUSALEMME, 10 Agosto - Israele sta costruendo una strada attraverso il West Bank, a est di Gerusalemme, che consentirà sia agli israeliani che ai palestinesi di viaggiarci -separatamente.
Ci sono due paia di corsie, uno per ogni tribù, separate da un alto muro di cemento armato rivestito in modo da somigliare alle pietre di Gerusalemme, uno sforzo di abbellimento indicativo del fatto che la strada viene considerara essere permanente. Il lato israeliano ha diverse uscite; quello palestinese ne ha poche.
Lo scopo della strada, secondo coloro che l'hanno pianificata quand' era Primo Ministro Ariel Sharon, è permettere a Israele di costruire più insediamenti attorno a Gerusalemme Est, tagliando fuori dalla città dal West Bank, ma permettendo ai palestinesi di viaggiare senza impedimenti da nord a sud attraverso le terre tenute da Israele.
“Gli americani hanno preteso da Sharon la contiguità per uno stato palestinese," dice Shaul Arieli, un colonnello riservista dell'esercito che ha partecipato ai negoziati di Camp David del 2000, specialista in mappe. "Questa strada è stata la risposta di Sharon, per costruire una strada per i palestinesi tra Ramallah e Betlemme ma non fino a Gerusalemme. In questo modo si è tenuto collegato il West Bank tenendo unita Gerusalemme senza dare ai palestinesi nessun permesso indiscriminato per l'ingresso a Gerusalemme Est.”
Sharon parlò di “contiguità nei trasporti” per i palestinesi in un futuro stato palestinese, intendendo sebbene gli insediamenti israeliani sconfinassero nell'area, che le auto palestinesi sulla strada sarebbero passate senza alcun impedimento attraverso il territorio controllato dagli israeliani, anche nelle aree chiuse dalle barriere di separazione israeiane.
La grande maggioranza dei palestinesi, diversamente dai coloni israeliani, non potrà uscire nelle aree circondate dalla barriera o recarsi a Gerusalemme, anche nella parte orientale della città [parte araba, ndr] che Israele ha rilevato nel 1967.
La strada lo fa, dovendo il traffico palestinese continuare a passare nei sottopassaggi e sui ponti, mentre il traffico israeliano avrà interscambi consentendo turni sulle strade di accesso. I palestinesi con carte d'identità israeliane o permessi speciali per Gerusalemme potranno usare il lato israeliano della strada.
Il Governo del Primo Ministro Ehud Olmert di recente ha fatto dei gesti di conciliazione verso i palestinesi e dice di voler fare quanto gli è possibile per agevolare la creazione di uno stato palestinese. Ma Olmert, come Sharon, ha detto che Israele intende tenere i territori a est di Gerusalemme.
A Daniel Seidemann, un avvocato consigliere di un gruppo legale israeliano chiamato Ir Amim, che lavora per la cooperazione israelo-palestinese a Gerusalemme, la strada suggerisce una mappa di cattivo presagio per il futuro. E' quello che vede Israele tenere quasi tuttta Gerusalemme est e un anello di insediamenti israeliani che la circonda, costituendo un cordone di israeliani tra Gerusalemme est a maggioranza araba e il resto del West Bank, che diventerà parte di un futuro stato palestinese.
In un accordo finale, ci si aspetta che Israele offra ai palestinesi scambi di terreno da qualche altra parte a titolo di compensazione.
La strada consentirà ai coloni israeliani di vivere a nord, vicino a Ramallah, di spostarsi velocemente a Gerusalemme, protetti dai palestinesi che li circondano. Essa aiuta ad assicurare che l'ampio insediamento di Maale Adumim - un sobborgo di 32.000 abitanti a est di Gerusalemme, dove molti dei suoi residenti lavorano- rimanga sotto il controllo di Israele, insieme con l'area di 4,6 miglia quadrate [quasi 12 kmq, ndr] attualmente vuota conosciuta come E1, tra Maale Adumim e Gerusalemme, che Israele intende pure trattenere.
Per i palestinesi, la strada collegherà le parti settentrionale e meridionale del West Bank. In un futuro che può avere meno checkpoint, potrebbero viaggiare direttamente da Ramallah a nord di Gerusalemme fino a Betlemme, a sud di essa - ma senza che venga loro concessa la possibilità di entrare né a Gerusalemme né nell'insediamento di Maale Adumim.
“Per me, questa strada è un movimento per creare i confini, per cambiare lo status finale,” dice Seidemann, riferendosi alle questioni irrisolte riguardo ai confini, ai rifugiati e al destino di Gerusalemme. “E' per consentire a Maale Adumim e E1 di entrare a Gerusalemme ma possiamo dire, ‘Vedi, trattiamo bene i palestinesi -c'è contiguità territoriale.’ ”
Misurala tu stesso, dice “La strada palestinese è larga 16 metri,” ha aggiunto. “La teoria israeliana di uno stato palestinese contiguo è larga 16 metri.”
Khalil Tufakji, un prominente geografo palestinese, dice che la strada “fa parte del piano di Sharon: due stati in uno, così israeliani e palestinesi hanno ognuno le proprie strade.” I palestinesi, ha affermato Tufakji, “non avranno nessun collegamento con gli israeliani, ma viaggeranno attraverso gallerie e sopra i ponti, mentre gli israeliani viaggeranno attraverso la terra palestinese senza vedere un arabo.”
Alla fine, ha affermato, “non c'è nessuno stato palestinese, anche se gli israeliani parlano di uno.” Invece, ha affermato, “ci sarà uno stato dei coloni e un'area palestinese edificata, divisa in tre settori, tagliata da dita di insediamenti israeliani e collegata solo da strade strette.”
Richiesto di un commento, David Baker, un portavoce del governo israeliano, ha detto: “Le intese per la sicurezza di queste strade sono poste in essere per proteggere i cittadini di Israele. E non sono collegate a nessun altro problema.”
Un portavoce del dipartimento dell'amministrazione civile dell'esercito israeliano ha fatto notare che i palestinesi con permessi per entrare in Israele potrebbero usare il lato israeliano della strada, e che per i palestinesi normali, la strada sarà un percorso migliore e più veloce da nord a sud rispetto a qualunque altro attuale percorso.
Ci sono numerose strade su cui possono viaggiare solo gli israeliani e i detentori di permessi israeliani, ma nessuna è segregata come questa.
L'E1 è stato un campo di battaglia chiave nella lotta per il controllo di Gerusalemme. Alcuni, come Martin S. Indyk, un tempo ambasciatore in Israele oggi direttore del Saban Center at the Brookings Institution, sostiene che Israele dovrebbe cedere l'E1 ai palestinesi. “L'E1 è un punto cruciale nel mantenimento dell'integrità e contiguità territoriale del West Bank con Gerusalemme est - è il solo posto dove è possibile farlo,” ha affermato.
Israele ha promesso agli Stati Uniti che non costruirà case adesso nell'E1,
congelando un piano per la costruzione di 3.500 case. Ma Israele sta completando una grande stazione di polizia a quattro piani su una collina che domina l'E1, destinata a divenire il principale quartier generale della polizia per il West Bank, e sta predisponendo linee elettriche e idriche per lo sviluppo futuro.
E sta costruendo questa strada.
Quella completata adesso, in attesa dell'installazione dell'illuminazione e del completamento di gallerie e sottopassaggi, si dipana per circa 4 km [ndr].
La strada è aperta attualmente fino al West Bank, ma taglia il tracciato stabilito della barriera di separazione israeliana, che non è stata ancora costruita attorno all'E1 o a Maale Adumim.
Ipotizzando che la barriera verrà completata, la strada costituirà una sorta di cordone ombelicale che taglia attraverso il territorio circondato da mura controllato da Israele per collegare le due parti del West Bank.
“Adesso c'è una grande distanza nella barriera tra Azzariya and Shuafat,” compresa tra circa 3,8-4,8 km, “e Israele non ha iniziato a costruire la barriera attorno a Maale Adumim,” dice il Sig. Arieli, il colonnello riservista. “Ma questa strada sarà la risposta se e quando Israele costruirà la barriera attorno a Maale Adumim. Si capisce che Israele sta creando le condizioni per il futuro. Cercano di avvantaggiarsi della situazione attuale per preparare le infrastrutture per il momento giusto per iniziare a costruire nell'E1.”
Seidemann crede che Olmert, che adesso sta affrontando molti problemi, non comincerà a costruire nell'E1, ma che il leader del Likud, Benjamin Netanyahu, se sarà eletto Primo Ministro, potrebbe farlo. Netanyahu disse nel 2005 che avrebbe costruito nell'E1 a prescindere di cosa ne pensasse Washington.
Micaela Schweitzer-Bluhm, una portavoce del Consolato americano a Gerusalemme, ha ripetuto che la politica americana che ai palestinesi dovrebbe essere concesso di viaggiare più facilmente nel West Bank “è coerente con il bisogno di mantenere la sicurezza.”
Alla domanda se questa strada predetermini lo status finale, ha affermato, “Il Governo degli Stati Uniti ha incoraggiato le parti ad evitare tutte le azioni che potrebbero predeterminare uno status permanente,” ma ha affermato di non essere autorizzata a commentare in modo più specifico.
Tufakji ha affermato di essere diventato cinico riguardo al modo in cui Istraele costruisce per il futuro che definisce, a prescindere di cosa promette Washington. Vede un West Bank diviso in tre parti dai blocchi degli insediamenti israeliani, i più importanti dei quali sono Maale Adumim e l'E1, attorno alla capitale che entrambi i popoli reclamano essere loro.“Israele sta costruendo l'infrastruttura per tenersi l'E1, per circondare Gerusalemme,” ha affermato. “Stanno lavorando per avere un area con il minimo di palestinesi e il massimo di israeliani.”