martedì 2 ottobre 2007

LA RIVOLTA IN BIRMANIA / 3

Tutti gli impiegati di strutture governative sono stati trasferiti nella nuova capitale: Naypyidaw.
I comandanti della divisione di fanteria leggera sono stati rimossi e imprigionati perché si sono rifiutati di eseguire l'ordine di sparare contro la gente che protestava.
Circa 2000 monaci e monache sono stati trasferiti in altri centri di detenzione. Di loro, non si sa altro, tranne che hanno cominciato lo siopero della fame.
Secondo alcuni gruppi attivisti, i morti sono 200 e 6000 le persone arrestate.
Intanto, mentre per protesta contro il regime militare, l'Australia ha rifiutato la nomina del nuovo ambasciatore birmano a Canberra, è stata riaperta la più importante pagoda birmana. Al posto dei monaci però, ci sono i soldati, armati di tutto punto
Continuano ad essere "attenzionati" tutti i canali telematici, come -secondo "Repoters without Borders"- hanno già fatto a Cuba.*
Ma serve a poco.
Per giovedi 4 Ottobre è in programma un'azione a livello mondiale, a sostegno di tutti coloro che stanno combattendo contro la dittatura.

* N.B.: Stando allo stesso rapporto, il 29.3% della ETEC SA, unico operatore di telecomunicazioni a Cuba, è di proprietà di Telecom Italia che, comunque, dovendo salvaguardare il proprio investimento (!), precisa di non aver niente a che fare con la sorveglianza e il controllo della rete internet (e meno male, così stiamo più tranquilli, no?!).