martedì 22 aprile 2008

PUGNA RIGGITANI

DALL'AMARANTO BOXE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Tornano a combattere Alberico Progetto e Francesco Versaci.

Alberico Progetto e Francesco Versaci

Il 24 aprile a Cecina, nuovamente insieme sul ring i gemelli della vittoria dell’Amaranto Boxe.


Torna sul ring il giovane pugile reggino Francesco Versaci attuale Campione del Mediterraneo WBC, e lo fa giovedì 24 aprile al Palasport di Cecina in provincia di Livorno nel corso di una riunione Internazionale organizzata dal team Rosanna Conti Cavini (team per i cui colori Francesco gareggia da professionista). Nel corso della stessa serata si registrerà l’esordio tra i professionisti di un altro pugile reggino, Alberico Progetto.

Francesco Versaci dovrà vedersela con il forte ed esperto pugile ungherese Bela Gyongyosi un pugile che non teme di combattere all’estero e che ultimamente ha inflitto a Sassari un Ko alla 3 ripresa al pugile locale Davide Deriu, un pugile da affrontare, dunque, con il massimo della concentrazione. Versaci in questi mesi non ha lesinato il suo impegno nella palestra dell’Amaranto Boxe al Palapentimele di Reggio Calabria sotto le direttive del Maestro Peppe Fedele e con l’occhio vigile del Direttore Sportivo Carmelo Regolo, nonché con la collaborazione di tutti i pugili che frequentano i corsi in palestra, in modo particolare con Alfredo Natoli (vicinissimo al passaggio tra i professionisti), Angelo Trimboli (che si sta preparando per i Campionati Universitari) e Graziano Calabrò (appena rientrato dallo stage con la Nazionale). Il pugile reggino è conscio della propria preparazione e sa che vincendo questo match potrebbe raggiungere il punteggio necessario per essere nominato sfidante ufficiale al Titolo Italiano.

Il giovane pugile di Reggio Calabria, Francesco Versaci è in procinto di battersi anche per il Mondiale giovanile (under 24), ma verosimilmente in cuor suo Versaci, anche se è pienamente convinto che il Mondiale giovanile gli consentirebbe di mettersi maggiormente in vetrina a livello internazionale, al momento forse ambisce a battersi strenuamente per il Titolo Italiano.

Forse non solo per conquistare il titolo, ma per cancellare l’unica sconfitta che c’è nel suo palmares e che Francesco considera un’onta e sicuramente Versaci non vede il momento di poter battere Dario Cichello, pugile toscano, calabrese di nascita, che gli ha tolto l’imbattibilità con un verdetto che non ha pienamente convinto l’entourage del pugile reggino e molti addetti ai lavori.

Sul ring di Cecina, oltre al match di Versaci, si registrerà il debutto dell’altro gioiello reggino, Alberico Progetto, 23enne, anche lui allievo dell’Amaranto Boxe di Fedele & Richichi.

L’avversario del pugile reggino sarà il 19enne imbattuto pugile ungherese Tamas Hunyadi (1-0-1). Versaci e Progetto, da dilettanti erano soprannominati i gemelli della vittoria (sono state almeno 20 le doppiette maturate insieme). I due dopo aver dominato i Giochi della Gioventù, hanno debuttato nel pugilato agonistico insieme, il 18 dicembre del 1999 a Bovalino, con due sonanti e convincenti vittorie.

Dopo appena 15 mesi di successi, sono stati giovanissimi convocati in Nazionale, debuttando entrambi con la maglia azzurra a Gallico nel marzo del 2002. Entrambi da dilettanti si sono fregiati del titolo di Campione Italiano. Ora dopo quasi due anni si ritrovano a combattere insieme da professionisti, per continuare la strada di successi iniziata da dilettanti.

Nel corso della serata, che propone ben sette match professionisti, il match clou è imperniato nella sfida tra Luca Tassi +11 (4) -0 ed il kossovaro Vigan Mustafa +8(3) -0 per la categoria dei supermedi; per i massimo leggero Vincenzo Rossitto affronterà l’ungherese Sandor Forgacs; tifo da stadio per l’esordio casalingo di Floriano Pagliara che nella categoria dei leggero dovrà vedersela con l’ostico ungherese Ferenc Szabo; quindi il grossetano Antonio Greco nei superleggeri incrocerà i guantoni con l’ungherese Laszlo Szekeres; anche un pizzico di boxe in rosa con il match che vedrà impegnata nei supergallo la Emanuela Pantani opposta alla bulgara Galina Gumliiska.

Ulteriori notizie ed aggiornamenti sull’evento e sui pugili potranno essere attinti sul sito http://www.amarantoboxe.it

Chi non potrà assistere ai combattimenti direttamente in Toscana, potrà sintonizzarsi su Rai Sport Sat per seguire l’evento ed i match dei due pugili reggini dell’Amaranto Boxe.



venerdì 18 aprile 2008

BLUES... ALL'ACQUA 'I MUNTAGNA

Serata all'insegna del blues, quella di sabato scorso al "Tremousa" -ristorante gastro-pub di Melia. E, come sempre, noi di Malanova non siamo certo mancati.

Protagonisti della sirata, i musicisti della "King Fish Blues Band", simpatica formazione, proveniente dalla vicina Polistena. [vedi foto sotto]


Certamente, i ragazzi chianoti -con i quali abbiamo poi scambiato due chiacchiere e approfittato per fare uno "pitch"- sono musicalmente molto preparati, tanto che il loro repertorio ha spaziato brillantemente dal blues classico di B.B. King, a quello dei Blues Brothers, da "Cocaine" di J.J. Cale alle citazioni di Bob Marley e Bob Dylan, fino a sconfinare nel rock, prima con "Satisfaction" e poi, dulcis in fundo, con la 61ma versione di "Smoke on the water", l'unica che il mio amico Enrico ancora non ha. Eh, caru amicu Eric, ta pirdisti!
Su tutti però, ha spiccato (nonostante l'altezza) la voce "chianamericana" (= chianota + 'mericana) del cantante, Joe Manno.

A caratterizzare una performance canora particolarmente apprezzata dal pubblico, sono stati gli intercalari della nostra terra, che Joe ha dispensato con grande simpatia, da vero show-man. E siccomu ndi piaciu assai, eccovi qualche perla:

1- Subito dopo la prima canzone (The thrill is gone, di B.B. King), quindi a cinque minuti dall'inizio del concerto, rivolto al pubblico che ancora non aveva finito di applaudire, Joe esclama:"Ancora ccà siti?"

2- Sulle cullanti note di "Knockin' on heaven's door", a una ragazza del tavolo a fianco, che accompagnava le note con un accendino acceso, nel benevolo tentativo di creare l'atmosfera da concerto seriu, Joe ordinava perentorio: "E stuta 'stu c...u 'i accendinu!" -e giù risate.

3- Introducendo una bella versione di "No woman no cry", i cui primi versi fanno "Do you remember where we used to seat...", constatato che 'u chitarrista (sempre sorridente), non 'rrinisciva mi si ricorda l'accordi nemmeno dopo tre tentativi, Joe,un tantinello esasperato, gli fa: "Do you remember...'stu c...u!"

4- Infine, non poteva mancare il bis: "Sweet home Chicago", richiesto da un ritardatario con cappellino degli Yankees (se non ricordu mali). Joe, gliel'ha sì dedicata, ma appena finiu nci rissi, chiaru e tundu: "'A prossima vota veni prima, però!". Poi ha rifiutato (a ragione) di fare un altro bis, esclamando:"Ma mi vuliti mortu!?"

Naturalmente, prima di ascoltare la grande musica dei King Fish, una volta arrivata al "Tremousa", non virendu cchiù 'ill'occhi -non si sa se a causa della fitta nigghia che ricopriva la collina ra "Buccata" o pi fami nira- la Maladelegazione ha dato fondo alle sue migliori capacità degustatorie, affrontando, nell'ordine:
- Antipasto alla calabrisi: bastava chistu e mangiauvu pi notti;
- Maccheroni al sugo di cinghiale: conditi cu peperoncino piccante rosso sangue e 'ssuttirrati sutta a 'na... nivicata di furmaggiu. Da togliere il fiato!
- Grigliata mista di carne (costiceddhi, satizzi, ecc.) con contorni di patati o' furnu e nu vavaneddhu 'i 'nzalata, sai, per tenersi leggeri.
E poi, siccomu 'u vinu quandu è bonu è più vaso-dilatatore ru solitu e ndi stava calandu 'a prissioni, mi ndi ripigghiamu, 'na generosa porzione di tiramisù.

Aaaaahhhh! Fu così che ci siamo quindi sistemati più comodamente sulle seggiole, per deliziare -dopo il palato- anche il nostro udito, da scrupolosi seguaci del detto scigghitanu: panza china fa' cantari, non cammiscia nova!

Ma il buon Domenico -proprietario del locale- evidentemente accortosi del nostro leggero affanno -detto anche "rafamentu"- da sforzo, ha creduto bene di darci una mano. Come? Portandoci 'na bella buttigghia 'i "acqua 'i muntagna" -volgarmente conosciuta come grappa- prodotta artigianalmente da una ditta del luogo.
Insomma, tra 'na canzuni, ddu' risati e nu biccherinu, ndi calammu pa casa ch'erunu l'una e menza, con ancora in corpo quel blues ...all'acqua 'i muntagna!

P.S.:Un ringraziamento aila "King Fish Blues Band" e al "Tremousa" per la gentile concessione delle foto.