venerdì 10 agosto 2007

SERVIZIO NAVETTA "AD PERSONAM"

Quella che segue è la testimonianza orale, raccolta da una signora scigghitana residente in quel di Milano, attualmente in vacanza al paesello.
"Oggi ho preso l'ultima corsa della navetta che da Marina sale fino a Melia. Dalla partenza, fino a San Giorgio le fermate sono state regolari. Raggiunto l'incrocio tra la provinciale e la via Cimitero, l'autista, preso atto che ero l'unica passeggera a dover andare a Ieracari (mentre con me c'erano altre quattro persone che salivano a Melia), mi ha detto: "Per una sola persona a Ieracari non salgo. Scenda qui!".
Inutile dire che sono rimasta sbalordita ma, pur avendo pagato il biglietto, per evitare discussioni e sciarre, sono scesa e ho chiamato mio cugino perché scendesse a prendermi con la macchina."

1 commento:

u nonnu ha detto...

Credo ci sia poco da dire.
Mi limito solo a segnalare quest'uso quanto meno improprio di una funzione (quella dell'autista) che deve essere a completo servizio del pubblico che paga il biglietto o, peggio, l'abbonamento.
Quello che dovrebbe essere un servizio pubblico, diventa un servizio "ad personam" e...a comu nci gira all'autista!
Potrei pensare che il suddetto, visto il prezzo salato del carburante abbia pensato di fare un favore alla propria ditta, risparmiandone giustu 'na schizza, evitando di percorrere quei 600-700 metri tra andata e ritorno dal cimitero a Ieracari.
Malignandu, credo invece che quest'autista provetto fosse invece all'ultimo iorno di lavuru prima delle ferie e non vidisse l'ura di tornarsene a' casa!
Non vi sembra un motivo valido per lasciare a piedi una signora e, nel contempo, correre il rischio di piantare in assso eventuali passeggeri diretti a Melia, che fossero in attesa al capolinea di Ieracari?
Ma, aundi si virunu 'sti cosi?
Si ponnu viriri sulu a Scilla, proprio un bel paesello.
No, non inteso come vezzeggiativo di paese bensì come acronimo di paese-bordello!