martedì 21 agosto 2007

La chiesa dello Spirito Santo e le chiese di Scilla: quale futuro?

A proposito del dibattito nato subito dopo la festa di San Rocco, riceviamo e pubblichiamo un interessante articolo scritto dal prof. Francesco Cento, turista in vacanza a Scilla nello scorso mese di luglio e collaboratore della rivista "Calabria Sconosciuta".

Le impalcature attorno alla chiesa dello Spirito Santo di Scilla, che questa estate caratterizzano il panorama della Marina Grande, testimoniano del rifacimento dell’intonaco lungo tutto il perimetro esterno del sacro edificio. Restauro sempre atteso, cui la chiesa aveva assoluto bisogno, e sempre rimandato, nonostante che l’urgenza dell’intervento fosse alla vista di tutti ormai da parecchi anni. A lavori appena iniziati, la speranza di una felice conclusione ci spinge a scrivere brevi riflessioni, durante questa calda estate scillese a tu per tu con l’involucro bianco dei ponteggi.

Certo l’intervento era necessario. Sicuramente l’intonacatura dei muri esterni era assolutamente di primaria importanza, eppure non riusciamo a comprendere l’interruzione dei lavori durante i mesi estivi con buona parte dell’intonaco mancante e col pericolo che il trascorrere del tempo possa compromettere la buona riuscita del rifacimento. Sicuramente, i turisti affollano come non mai i lidi scillesi, e turbarne la quiete potrebbe risolversi in un abbandono della città. Ma questo restauro era atteso da decenni e la perdita di qualche turista infastidito non avrebbe potuto incidere né sulla fama della città, né sulla bontà del restauro. Mentre i residenti devono sopportare i disagi dell’incombente impalcatura, che spurga svolazzanti fibre dell’inadatta tela antipolvere messa a chiudere (anche) sguardi indiscreti.

Ciononostante si è deciso di interrompere i lavori, procrastinandone la fine.

Quello che è più sorprendente, nell’intera vicenda, è che, indipendentemente dal tempo legato al restaturo, la chiusura della chiesa dello Spirito Santo al culto e alla vista degli studiosi (e per riflesso ai turisti) ci riempie di sgomento pensando alle conseguente funeste che tale chiusura comporta in termini di conservazione degli elementi scultorei, pittorici e delle strutture murarie interne.

La volta mononavata, realizzata secondo l’antica tecnica dell’incannicciata, gli intonaci, gli stucchi, i dipinti, la cripta, i marmi degli altari (che andrebbero smontati e riassemblati), soffrono già enormemente, consentendo, all’ostentata (e miope) chiusura “a priori”, l’accelerazione del deperimento dell’edificio.

Deperimento già in atto in questi anni e che, chi scrive, segue con grande preoccupazione avendo già da tempo constatato il moltiplicarsi e l’aggravarsi di crepe e scrostamenti alle pareti, i dissesti dei marmi degli altari, per tacere dello stato dell’organo positivo che si trova nella cantoria della chiesa e che giace nello stato «perenne» di rudere, giammai oggetto di un serio restauro, pur avendo, dissestati e disseminati tutt’attorno al corpo centrale, le canne metalliche (conservate in un baule a parte), i bordoni in legno, la tastiera, i mantici, etc.

A questo punto il pensiero corre all’altro organo a mantice presente in Scilla e che è custodito presso la chiesa di Santa Maria di Portosalvo, in Chianalea. Chi scrive, da ragazzo (estate 1971), ha mosso i mantici di questo organo per permettere ad una turista americana di suonare una «passacaglia» di Bach.

Allo stesso modo è inavvicinabile la chiesa di San Rocco, dalla lunga e tormentata ricostruzione, frutto di autotassazione da parte dei residenti e dei lasciti degli scillesi d’America, e che, a fronte d’un tempo infinito per il completamento dell’edificio, si trova nella stessa condizione di «chiusura coatta» che rende assolutamente impossibile sia la fruizione delle opere d’arte contenute, sia la visione dell’edifico lontano dalle funzioni religiose.

Questa chiesa contiene numerose opere pittoriche, recentemente restaurate, che rappresentano buona parte del cespite artistico scillese. Fra tutte, la magnifica pala in legno di San Francesco da Paola (appartenente alla chiesa dello Spirito Santo).

Chi scrive si è trovato ad attendere invano l’apertura di queste chiese, abituato com’era, negli anni passati, a visitarle con devota e rigorosa attenzione, rispettoso sia del sacro luogo, sia delle opere d’arte presenti.

Oggi è dato visitare soltanto la chiesa dell’Immacolata, antico e venerato edificio (anch’esso frutto d’un completo rifacimento dopo il terremoto del 1908), che conserva una delle più rilevanti opere della storia dell’arte calabrese: quella «Madonna della Porta», per anni presso la Sovrintendenza ai Beni Artistici di Cosenza e più volte pubblicata, custodita in una teca con vetro antisfondamento nella cappelletta del Santissimo (navata di destra).

A conclusione di questa veloce carrellata sulle chiese scillesi, ci limitiamo ad auspicare che la chiesa dello Spirito Santo di Scilla, una volta terminato il restauro della facciata e delle pareti esterne, possa essere riaperta al culto (e al pubblico) anche «semplicemente» per la celebrazione di una messa settimanale. Soprattutto, che si inizi a prendere in considerazione il restauro dell’interno, prima che sia troppo tardi e venga meno l’ottima lettura che ancora si ha delle decorazioni a stucco e dei manufatti litici (per tacere dei dipinti, che si conservano negli altari marmorei sempre più dissestati).

Don Bruno, il giovane parroco di Scilla cui è demandato il compito di guidare le anime degli scillesi e adoperare tutte le cure e le premure che l’alto ufficio a lui conferito dalla Curia (e da Dio) prevede, sembra, a contrasto con l’affabilità dei modi, ignorare totalmente tutte le necessità di tutela, custodia e garanzia dell’immenso patrimonio artistico scillese con il quale (suo malgrado?), è costretto a confrontarsi.

Noi, che amiamo Scilla in maniera totale e vorremmo saperla sempre oggetto di attenzioni e cure, ci duole saperla bistrattata (anche) nelle sue bellezze artistiche.


Francesco Cento

Scilla, 30 luglio 2007

46 commenti:

u nonnu ha detto...

Ringrazio il prof. Cento per il suo appassionato nonché qualificato intervento.
Visto che il professore collabora anche con la rivista "Calabria sconosciuta", mi chiedo: cosa potrà mai pensare di Scilla -una volta letto il suo articolo- una persona che avesse la pur minima idea di visitare la "perla" della Costa Viola?

Anonimo ha detto...

Caro Prof. Cento, sono uno scillese emigrato per motivi di lavoro. Innanzitutto volevo ringraziarLa per aver aperto una parentesi che purtroppo a Scilla sono anni che si tiene ostinatamente chiusa. Il problema del paese è che da qualche anno (casualità l'arrivo del nuovo parroco), sembra di essere ritornati ai tempi della chiesa medievale, con l'utilizzo delle ingenti offerte fatte dal popolo per ammodernare l'appartamento di Sua Santità "u previticchiu". Penso che ci sia un nesso tra questa situazione e il degrado delle altre chiese del paese. Spero qualcuno faccia qualcosa.

Anonimo ha detto...

complimenti al professore si merita un grande applauso, perchè scillesi oltre che nascere si diventa. Questo però nin vale per l'Arciprete!!!!!!!!!!!!!!!

siamo tutti stanchi di questa situazione

u nonnu ha detto...

Caro emigrante deluso, senza voler fare l'avvocato di nessuno, credo che già l'uso di certi termini sia indice di una non-predisposizione al dialogo.
Se facciamo mente locale alla cronaca recente, sono altre (ben più gravi) le situazioni da te sottintese quando parli di "nesso" tra l'ammodernamento degli uffici parrocchiali e della canonica (che pure, a dir la verità, ne avevano bisogno) e il degrado strutturale delle chiese. Mi auguro che in un futuro alquanto prossimo, si inizino i lavori necessari. E questo, chi di dovere già lo sa, senza alcun bisogno di ulteriori polemiche.

Anonimo ha detto...

Caro u nonnu forse in alcuni casi la miglior cosa e quella di far finta di niente, voltarsi e far finta di non vedere o vedere solo quello che si vuole. Il "nesso" c'è tra l'arrivo del parroco e la situazione delle chiese e del paese (mi riferisco alla carenza di gruppi formativi). Dopo l'ingresso trionfale in parrocchia, dopo neanche due settimane sono stati chiamati tutti i responsabili delle chiese e gli è stato intimato, di fare avere nel più breve tempo possibile tutti i libretti di risparmio dei vari comitati, lo stesso è successo con i vari gruppi che in breve tempo sono stati tutti sciolti. Chi durante queste riunioni dimostrava la sua contrarietà verso queste scelte la risposta del parroco era "questa è casa mia, qui comando io" a questo punto si sono formati tre gruppi di persone,

1° gruppo: indisponibili, a compromessi servili nei confronti del parroco.
2° gruppo: disposti a tutto o quasi
3° gruppo: i soliti protagonisti che ballano, suonano e cantano sempre presenti e pronti a tutto.

Al primo gruppo gli è stata mostrata la via d'uscita con biglietto di andata senza ritorno.

Il secondo gruppo è stato, o si sta allontanando lungo il percorso.

Il terzo gruppo continuano a cantare balllare e suonare, fino a quando non ci sarà qualche novità, perchè secondo me, quando arriverà il momento che il Don andrà via, si svestiranno dai loro panni, pronti ad indossare la nuova maschera di turno, purchè possano continuare a ballare suonare e cantare.
Forse molti di questi vedono nella parrocchia un trampolino di lancio per il mondo dello spettacolo? Booo
Forse sarà la sindrome De Filippi dato che alcuni di questi sono andati ad amici credo si chiami così la trasmissione. A TITOLO INFORMATIVO, l'ammodernamento degli uffici della parrocchia era stato fatto due anno prima dell'arrivo del parroco e che dal suo arrivo gli uffici sono stati interessati da ben tre ristrutturazioni (le pareti e le porte sona STATE BUTTATE GIù PER BEN TRE VOLTE).
Scusami se sembro un pò irritato ma purtroppo molti nascondono i fatti per giustificare scelte e atteggiamneti non condivisibili.

Anonimo ha detto...

Dopo aver riso fino alle lacrime non per la battuta sulla sindrome De Filippi, ma per la tua ignoranza in proposito, caro Anonimo ti rispondo innanzitutto chiarendo che secondo la tua classifica, io appartengo al 3° gruppo. Sì...proprio ai "soliti protagonisti che ballano, suonano e cantano sempre presenti e pronti a tutto"...e ti posso assicurare che nessuno dei componenti "vede nella parrocchia un trampolino di lancio per il mondo dello spettacolo". Riferendoti a tutto ciò, alluderai sicuramente ai Musical che da un paio di anni a questa parte vengono proposti nei locali della parrocchia. Ti invito ad essere presente anche a solo una delle prove che precederanno il prossimo Musical o a rimanere qualche minuto dietro le quinte prima dello spettacolo...L'aria che si respira là dentro è davvero sorprendente. Nessuno di loro vuole superare l'altro, nè si vuole vincere un premio, ma tutti uniti si vuole dare un senso a questa vita...e soprattutto ringraziare Chi senza chiedere nulla in cambio ce l'ha donata.
Solo un'altra proposta...entra in chiesa (non importa quale essa sia, Dio c'è ovunque), inginocchiati e ascolta ciò che Lui ti dirà. Sicuramente non ti dirà di informare la gente su quando sono stati ammodernati l'ultima volta gli uffici della parrocchia, nè di ristutturare quella chiesa lì...ma di pregare...è più importante in questo momento.

Anonimo ha detto...

Grazie Sa3°gruppo per avermi ricordato che sono ignorante in qualche cosa o argomento per me è uno stimolo a migliorare le mie conoscenze. Sono contento che ti ho fatto ridere......., c'è chi paga per ridere.
La mia non voleva essere una critica negativa nei confronti del musical, anzi.. quando si fà qualcosa è positivo.
No mi trovo con le persone che si adeguano in base alle circostanze e cioè le classiche bandiere, non mi trovo con chi nega l'evidenza non parla chiaro, purchè rimanga sempre e comunque sulla cresta dell'onda.
Spero non sia il tuo caso.
Grazie per avermi invitato alla pratica o meglio "azione" della preghiera.... non conoscendomi.
In questi anni ho capito una cosa potranno buttare giù tutti i muri mi dispiacerà, ma questo non scalfirà ciò in cui credo. (ed è cosa positiva)
La fede non deve essere emotiva, conseguenza di una amicizia, simpatia, o sottomissione al potente di turno.
P.S. ti do io un consiglio, quando preghi non cercare frastuoni, emozione o ore particolari, altrimenti non riuscirai ad ascoltare.
Addio

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, puoi stare certo che qui non c'è nessuno che fa finta di niente o si volta per non vedere o vede solo quello che vuole. Anzi, in questo sito abbiamo sempre detto tutto, con estrema franchezza e un pizzico di ironia.
Intendevo dire che, comu si truvaru i soldi per ristrutturare la canonica o gli uffici parrocchiali (che sia la 2° o 3° volta poco m'importa), si devono trovare i soldi per l'esecuzione dei lavori di manutenzione di tutte le chiese del paese, in quanto patrimonio artistico e storico -come sottolineato dal prof. Cento- della nostra comunità.
"La fede non deve essere emotiva, conseguenza di una amicizia, simpatia, o sottomissione al potente di turno" -dice sa3°gruppo.
E' vero: ma se uno è credente e vai a' missa, non avi a vardari cu è 'u previti ch'a rici.
E' vero pure però che dall'altra parte, almeno finora, al nostro amico anonimo (e a parecchi altri), alcuni atteggiamenti e/o espressioni usate dal nostro parroco siano apparsi come espressione di potere di sottomissione esercitato nei confronti dei parrocchiani.
Sappiamo tutti che un prete, vescovo o cardinale che sia, non ha nessun potere particolare, ma deve solo servire e fare da guida, come un buon pastore.
Certo, dire "questa è casa mia...". A mia mi 'nsignaru che la chiesa è la casa di tutti.
Un'ultima cosa: sa3°gruppo dice: "entra in chiesa (non importa quale essa sia, Dio c'è ovunque)". 'U sacciu, ma se vogghiu trasiri nta 'na cresia -che non sia 'a Matrici- e trovu sempri 'a porta chiusa, comu 'a mintimu?

Anonimo ha detto...

...'spetta fora...prima o poi caccurunu ti apri!!

Anonimo ha detto...

Veramenti avi $ anni chi boghiu trasiri ma ancora spettu pigghiaia appuntamenti cu mangia opa pirchi a furia i spittari ma pasturaia ca barba!!!!! haa hha hhhaa

Anonimo ha detto...

per sa3° gruppo

Sabato della XX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)





Vangelo Mt 23,1-12
Dicono e non fanno.
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.
Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filatteri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì" dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato".

Anonimo ha detto...

...Spero tu sia innalzato...Amen

Anonimo ha detto...

non sta a me giudicare ne il mio ne il tuo comportamento, ma per chi crede per scelta e non per imposizione, le line quida sono quelle. Se ognuno si varda u so imbu.......io invece spero che tu non ti sia innalzato.
E menu mali chi mi cunsignavi mi vai mi preju.

Anonimo ha detto...

In merito al dibattito instauratosi tra l'anonimo (ma nu nomu 'u putivi puru mintiri) e sa3° gruppo, aggiungo ancora due cosette.
Per sa: nui scigghitani putimu puru 'spittari mi si iaprunu 'i porti, ma i turisti si ndi vannu e poi mandunu littiri come quella inviataci dal prof. Cento.
Per l'anonimo: mi sembra che il passo del Vangelo da te citato sia stato ripreso da un'espressione dialettale, comunemente utilizzata, che più o meno suona così: "Non ti fari 'u maistru!"
Qui non c'è nessuno che possa essere in grado di farlo. Nè, tantomeno, che voglia o possa "innalzarsi".
Cerchiamo quindi -se vogliamo continuare un confronto di idee serio, che possa rivelarsi utile a qualcosa- di abbassare i toni e stare tutti con i piedi ben piantati a terra. Grazie

Anonimo ha detto...

Amico u nonnu' ti ringrazio per averci tirato le orecchie, non era mia intenzione fare u maistru ra situazioni, ma come ai potuto costatare, purtroppo ad alcune persone se inizi a far notare le dissonaze……, per prima cosa ti danno dell'ignorante in materia, ti consigliano la soluzione, quando poi gli spieghi dove secondo te c'è l'intoppo, ti augurano ........
Credo in ogni caso che quando si esprime un’opinione è sempre cosa positiva, già, perchè la lettera che ha mandato il professor Cento ha fatto prendere coscienza a molti che la scelta di privare i cittadini e i turisti di un bene importante come le chiese di Scilla, sia sotto il profilo religioso (in primis) e culturale, non è stata una scelta felice, non ha fatto altro che istaurare un clima d’incomprensione tra cittadini e tra parroco e fedeli.
Oggi la lettera del prof. Cento e stata citata in un articolo su calabria ora, come la prenderà l'amico o l'amica Sa3° gruppo? Come la prenderà il ns. amato parroco? Boo....... Vedremo come andrà a finire.
A Maronna mi da manda bona, pirchi l’urtima vota chi ci fù n’articulu cuntra o previti, succiriu……….chi nan succiriu.

Anonimo ha detto...

Da scillese, non posso fare altro che ringraziare il Prof. Cento per le "critiche" rivolte al parroco di Scilla circa le chiusure delle nostre chiese. Ormai solo i cosidetti forestieri possono dire la loro sull'operandi del parroco scillese ( anche se non ha neanche la residenza nel nostro paese per non "confondersi" con noi misera plebe). Speriamo che gli interventi esterni servano a far riflettere il parrocco ed i suoi consiglieri a far si che si riaprano tutte le chiese di Scilla e possano ritornare al loro vero splendore come erano prima che arrivasse Lui. Mi spaventa invece la tentata difesa di quel signore che cerca di giustificare questo giovane e presuntuoso parroco. Noi scillesi ormai abbiamo perso le speranze che don Bruno lasci definitivamente Scilla.Dopo le innumerevoli lettere firmate, inviate a sua Eccellenza Mons. Mondello Vescovo di Reggio Calabria ,purtroppo noi Scillesi, abbiamo capito che il Vescovo E' SORDO e mi sa tanto che il previteddu ce lo dobbiamo inzuppare ancor per qualche anno.Purtroppo!!!! Invito tutti, oltre che parlare nelle piazze e tra amici, a scrivere ed esternare il disappunto su questo parroco , a sua Eccellenza il Vescovo di Reggio Calabria e raccontare tutte le cavolate che il parroco combina a Scilla. Altrimenti altro che chiese chiuse...... piano piano ci toglierà anche la festa del nostro santo patrono.

Anonimo ha detto...

mi unisco alle critiche mosse al "nostro" parroco che rimarranno tali finche' non si farà un'azione di forza contro lui e la sua SETTA (le guerre per le cause giuste bisogna farle). Allora si che il nostro arcivescovo prendera' posizioni concrete nei confronti di Bruno Verduci che fino al momento ha DISUBBIDITO alla Curia reggina .E' brutto per un "prete " disubbidire al proprio vescovo soprattutto quando il DON pretende obbedienza dalgli altri.Ma solo i pecoroni potranno dargli retta.... si perchè è vero che le pecore riconoscono la voce del proprio pastore ma non le sue malefatte

Anonimo ha detto...

CARO ANONIMO LE AZIONI DI FORZA HANNO PORTATO SEMPRE DANNO, E DANNI NEL NOSTRO PAESE NUI NON NDI VULIMU, VERO??? NOI DOBBIAMO FARE COSE DEMOCRATICHE... SI E' VERO CHE NON CI PIACE IL DON, MA E PURE VERO CHE IL VESCOVO NON RIESCE A PRENDERE UNA POSIZIONE SU QUESTA VICENDA DA MOLTO TEMPO. QUINDI SI DEVE FARE UNA SPEDIZIONE ALLA CURIA, MA NO 4 O 5 PERSONE COME SI E' FATTO FINO AD ORA MA SAVI A CHIAMARI E SCARANU CULL'ATABBUSSI E PARCHEGGIARE IN PIAZZA DUOMO A REGGIO CALABRIA SEMPRE "PACIFICAMENTE".
RAGAZZI INOLTRE NON DIMENTICHIAMO IL NOSTRO AMATISSIMO DON MIMMO MARTURANO CHE E' STATO CACCIATO DA SCILLA NEL VERO SENZO DELLA PAROLA (I SCIGGHITANI STESSI...) E NESSUNO HA DETTO UNA PAROLA. CMQ E' ARRIVATO IL MOMENTO MI SI PIGGHIA NA DECISIONI... PERCHE' SI PARLA TROPPO E NON SI FA' NIENTE... E' ARRIVATA L'ORA DI FARE I FATTI.

Anonimo ha detto...

Sara' stato il passaggio di Ulisse da Scilla a lasciare l'identita' anonima di 'Sig. NESSUNO' nei commenti al Prof. CENTO ??

Perche' non mettete la faccia alla forza delle vostre parole?

Forse scopriremmo qualche personale interesse nelle vostre polemiche?

Un vostro caro ascoltatore

Anonimo ha detto...

Ho letto con interesse l'articolo del prof. Cento e credo che abbia il merito di mettere in luce un problema che sembra essere sottovalutato da noi scillesi: la tutela del nostro patrimonio artistico e culturale, che rappresenta la storia e il cuore del nostro amato paese.Le nostre chiese sono una grande ricchezza anche spirituale! Credo che in una vera comunità cristiana bisogna cercare l'unità e ascoltare le opinioni di tutti per costruire un dialogo.. mi sembra che questa strada sia stata abbandonata da tempo e non credo che l'unica soluzione possibile sia cambiare il parroco. Cerchiamo invece di essere più costruttivi cominciando a mettere in risalto le cose che non vanno..ricordandoci che la comunità siamo tutti noi e non il parroco con un gruppo sempre più ristretto di persone...chi stringi stringi rimaniru middiu e puleo, unu tintu e l'autru peo!

Una voce fuori dal coro

Anonimo ha detto...

La cosa che più mi avvilisce nel leggere questi commenti, e che si parla senza sapere quello che la gente ha dentro il suo cuore. Fa male sentirsi definire "servi del parroco" solo perchè una persona vuole incontrare e pregare GESU'. Se solo ci guardassimo ognuno dentro di noi e non ci giudicassmo a vicenda e provassimo ad essere più propositivi, e meno prevenuti, evitando ogni volta lo scontro con il parroco; sicuramente non saremmo arrivati a questa situazione. Dispiace, ripeto (anche se non ci bado più di tanto), che se una persona di questo paese voglia manifestare la sua fede anche collaborando in parrocchia, debba essere giudicato in così malo modo. Invece mi tocca leggere che nella mia parrocchia c'è "la setta". Ma perchè non proviamo tutti a metterci un'ora davanti a GESU' visto che ne abbiamo la possibilità, e ad usare la lingua per pregare anzichè giudicarci gli uni e gli altri, secondo me la comunità potrebbe crescere in amore fratellanza e pace, invece............lo so chiedo troppo. Continuiamo pure a farci del male!!!!! Tanto ci sentiamo tutti nel giusto!!!

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, penso che fra noi due ci sia stato un malinteso(25 agosto 2007 20.11)
L'augurio da me fatto è stato
inteso al contrario...

Anonimo ha detto...

Caro nostro Ascoltatore va bene, noi anonimi per timore….. o altro non vogliamo farci conoscere, ma credo che anche Lei è stato attaccato della sindrome di Ulisse.......... attenzione siamo contagiosi!!!!!!!. Qual'è il suo interesse? anche Lei non ha firmato, perchè? Noi non abbiamo nè interessi nè secondi fini, il nostro è solo amore verso il nostro paese, la sua gente e verso ciò che la rappresenta.
Caro anonimo ascoltatore non abbiamo paura di mettere la faccia, o come vogliono alcuni paura a fare atti di forza.
Aspettiamo soltanto che le cose seguono il loro corso.
Alla fine ognuno di noi avrà imparato qualcosa.

Anonimo ha detto...

Meno male che ho capito al contrario ma se tu scrivi ...Spero tu sia innalzato...Amen

Anonimo ha detto...

Per l'anonimo fuori dal coro.
Caro ""amico "" , che bello leggere quello che scrivi e sarebbe ancor più bello che tu, anche tu li mettessi in atto. Dato che sei ""fuori dal coro "" e non avresti macchia ma saresti pulito come il tuo prete, esci dal guscio e facci sapere il tuo viso ed il tuo nome anzichè restare nell'anonimato. Tu non lo critichi adesso perchè ricopri il ruolo di... ( ho capito chi sei da come scrivi , ma è giusto che sia TU a dire chi sei e noi io a fare il tuo nome ), ma prima quando raccoglievi le firme per mandarlo via da Scilla..... come la mettiamo ?? Cerca di essere coerente con te stesso ed anche davanti a Gesù. Non essere ipocrita. Cerca di capire che le critiche non sono soltanto distruttive. Chi critica il tuo prete lo fa per il bene di Scilla e della sua storia. Tu e gli altri ""vicini a lui " che parlate e sparlate di tutti in chiesa, quando andrà via lui, cosa farete?? Vi avvicinerete alle persone che ora state criticando ? Pensate soltanto che vivete a Scilla e che LUI passerà e voi resterete a Scilla e con noi scighittani e non seguirete u riggitanu patruni i casa comu rici so mamma... a casa i ma figghiu. quella è casa nostra , di tutti gli scillesi. Se aveva l'1% di umiltà che aveva Don Mimmo, poteva essere essere rispettato da tutti. con la superbia invece, solo da voi .

Anonimo ha detto...

PURTROPPO E' QUESTA LA COSA CHE DISTRUGGE LO SCILLESE: "PARLARE SENZA ESSERE ALLA CONOSCENZA DEI FATTI". TU ANONIMO DELLE 18:49 MA LO SAI CHE NESSUNO MAI HA RACCOLTO LE FIRME PER MANDARLO VIA DA SCILLA?? TUTTE LE VOLTE CHE SI SONO RACCOLTE LE FIRME E' STATO PER UN MOTIVO DIVERSO DA QUELLO DI CACCIARLO... O PER DIRE UNA SEMPLICE MESSA IL SABATO A SAN ROCCO, OPPURE PER FARE LA PROCESSIONE IN ONORE DI SAN FRANCESCO VISTO CHE RICORREVANO I 500 ANNI DELLA SUA MORTE, E MENTRE IN TUTTI I PAESI DOVE SI VENERA IL SANTO TRIPLICAVANO LA FESTA INVECE A SCILLA LO ABBIAMO VENERATO SENZA PROCESSIONE E SENZA NEMMENO UNA MESSA. TU LO SAPEVI??? CREDO PROPRIO DI NO...

Anonimo ha detto...

non m'aspittava chi stu previti vi faciva mangiari comu e cani. Pari chi a Scilla pi caccurunnu esisti sulu innu. vi nurbau a tutti "belli e puru brutti". simu sempri i stessi nta stu paisi...... non c'è mai nunnu chi si faci i cazzi soi, avi a vardari sempri u imbu i chinnatri. cari amici sapiti chi vi ricu vardamundi tutti nto specchiu prima mi parramu i tuttu e i tutti, chi esti a megnu cosa cusì si ncurcia a lingua e ognunu poti viriri i corna chi avi nta so casa. non mi s'affendi nunnu, pensu chi mi si migliora stu paisi ognunu savi a vardari u so imbu, e non mi si ietta sutta a qualsiasi bandera, comu nci cunveni "politica, religiosa, ecc." Cu voli priari mi prea cu voli fari politica ma faci, cu voli lavurari mi lavura cu voli passiari mi passia. A Scilla inveci qualsiasi cosa unu avi a fari nciavi a dari cuntu o restu chi rimani i fora. E ca lingua simu boni sulu mi tagnamu e mi cuggimu. MA QUANDU A FINIMU CU ST'ANDAZZU? Si u paisi e sempri u stessu a curpa è pi chistu, maturamu e vardamundi prima nui, prima mi giudicamu all'autri.

T@to ha detto...

..approposito di Maturamento..
non vi pare ura mi mintimu nomi, cugnomi e 'ngiuria ad ogni commento?
..la discussione è 'nteressanti, e bboni o tinti, i pila sunnu sempri i menu supra a lingua. A maschiri, scusi e paraventi ambeci simu sempri mintuti bboni.. comu mai? Vulimu MATURARI.. 'ncuminciamundi a FIRMARI!!

Fortunato Calarco

Anonimo ha detto...

Vorrei tranquillizzare l'amico/a avvilito delle 16.26, nessuno, credo metta in discussione se una persona decide di Contemplare Cristo nella Santa Eucaristia, io e credo anche gli altri, non troviamo opportuno, i metodi. Com’è stata impostata la preparazione? Per un anno si è parlato di settimana eucaristica non d’adorazione perpetua, per non parlare di tutta la cerimonia, di consegna delle schede, o ancora la firma delle presenze. A me torna in mente un passo "quando preghi non stare dritto al centro della sinagoga..... prega nella tua camera per il padre tuo che è nei cieli ti ascolta.... quando digiuni non farlo capire ecc..
Con questo non dico che sono contro l'adorazione perpetua, ma non condivido i metodi, in ogni modo non sta a me scegliere il metodo, però io e le altre persone, siamo liberi di iscriverci o no.
Il centro della vita cristiana e la messa, è la sorgente della vita cristiana, l'adorazione eucaristica è importante come preghiera contemplativa, (questo è quello che ho recepito ).
Tato al momento giusto ci faremo riconoscere ----------------- Arrivererci

Anonimo ha detto...

Figghioli è inutile negare che fa piacere riscontrare che il tema ha suscitato un dibattito così ampio.Evidentemente c'era bisogno di uno spazio per lo sfogarizio genrale e noi ve lo diamo anche volentieri.
Per ora infatti, di proposito, non ho attivato la moderazione dei commenti, proprio per dare spazio a tutti. Ma, pi favuri, evitate di lasciare commenti anonimi o con sigle automobilistiche (tipu sa) o nomi di autostrade (tipu A18).
L'ultimo anonimo (16:40 di oggi)dice al nostro Tato che si farà riconoscere al momento opportuno. Ma chi è, 'u film 'i Zorro?
Riscontro poi che simu ancora fermi alle distinzioni tra guelfi e ghibellini; si scantona -a mio parere- parlando addirittura di "sette"!
Ma pi favuri! Chi scrive è cresciuto sentendosi sempre identificare in famiglia comu "chiddhi ra cresia" o "chiddhi ru comitatu". Come se fare parte delle organizzazioni parrocchiali fosse una colpa o, peggio, sinonimo di 'mbrogghi e inciuci vari.
Mi vi ricu 'a virità io non posso che essere grato a Chi dovere, lassù per essere cresciuto 'i "chiddhi ra cresia" o ru comitatu.
Certo, discussioni e polemiche ce ne sono sempre state, a ogni avvicendamento di parroco e sempre ce ne saranno. Al di là delle singole persone.
Il fatto di raccogliere firme, lascia il tempo che trova. Non ce n'è più bisogno, considerato che tutte le osservazioni avanzate presso le sedi competenti, sono state già recepite.
Non vedo il bisogno di organizzare pullman o altro, non dobbiamo fare nessuna rivolta o rivoluzione.
Gesù, il più grande rivoluzionario che la storia abbia mai conosciuto, non ha avuto certo bisogno di organizzare proteste o guidasre cortei. Parlava alla gente e le cose le diceva in faccia, direttamente, senza paura e, a volte, alzando anche la voce.
Perciò, non vi 'mmucciati, dite quello che avete da dire, ma non fate solo critiche. Avanzate delle proposte. Se no, chi parramu a fari?
Dando uno sguardo agli ultimi commenti (dopo il mio ultimo intervento), è pacifico che chi è arrivato da poco abbia creduto di far bene a "rinnovare" tutto, perché c'è anche bisogno di idee e forze nuove.
Quello che a me personalmente ha colpito di più -e che mi pare sia emerso in più interventi sul blog- è che questo rinnovamento sia stato repentino e non sia proceduto per gradi, come sarebbe stato più naturale.
Praticamente -permettetemi l'esempio poco fine, per così dire, agricolo- è come se un contadino abbia messo a dimora nuove piantine e abbia destinato a questa tutta l'acqua della gebbia, lasciando a secco e abbandonando completamente gli alberi più vecchi che però avevano ancora tanta frutta appesi ai loro rami.
L'acqua nte surca, si vota nu pocu 'a vota!

Anonimo ha detto...

per l'amico/a del 29 agosto delle 16.40

Tu dici che il centro della vita cristiana è la Messa. D'accordo, ma se poi critichiamo qualsiasi operato di un Ministro di Dio che frutto ha prodotto La Messa. Per quanto riguarda l'adorazione sei libero di iscriverti o meno, nessuno ti impedisce di fare quello che credi; ma se non lo sai, (senza Offesa),ti posso dire che anche per l'dorazione perpetua ci sono delle regole che bisogna applicare per farla partire crescere e farla continuare. Se a casa tua devi ricevere un ospite a cui tieni in modo particolare cosa fai? Come ti presenti? Credo che lo riceverai con molta cordialità? Siccome la persona che adoriamo è Gesù, colui che ci ha dato la vita, e colui che per noi è morto, capirai i metodi e le piccole regole che si devono adottare per far si che l'adorazione si svolga regolarmente. Tutto qui. Poi ognuno è tranquillamente libero di manifestare la sua fede come meglio crede, ci mancherebbe, nessuno ti obbliga a fare ciò che non ritieni opportuno. Però chi è a guida della Parrocchia deve far presente che esiste l'adorazione perpetua e non fa niente di male se invita le persone che ne vogliono far parte a farlo. Il mio riferimento comunque nel mio intervento era tutt'altro, mi spiace solo che si giudica una persona che va in Chiesa, e la si definisce in malo modo. Ognuno di noi ha le sue ferite e se decide un giorno di tentare di curarle con la preghiera qualunque essa sia, credo che non debba essere giudicato;come non dobbiamo giudicare chi vuol restare fuori. Ciao e grazie per la tua attenzione! (non voglio essere polemico), di nuovo grazie.

Anonimo ha detto...

sa3 gruppo me l spieghi una cosa???
un prete che confessa le persone e poi dice tutti i peccati nell' omelia puo' definirsi un prete??? un prete che ha cacciato persone che hanno dedicato una vita intera li dentro e da un giorno all'altro viene cacciato con accuse false e' un prete umile?? dom mimmo si che era un prete umile non don bruno! secondo te e' giusto che ha chiuso le chiese e cacciato le processioni di san francesco e san giuseppe??? certo dimenticavo che per te e gli altri che lo sostenete quello che fa don bruno e'sacro per lui esiste solo signuri e maronna..san rocco e gli altri nn esistono sono solamente delle statue... poveri idioti...( niente da togliere a loro)! come hai potuto capire io sono una delle tante persone che non vede l ora che don bruno SE NE VADA!!!!

u nonnu ha detto...

Considerato che -nonostante i molteplici inviti rivolti- circa il 60% dei commenti è stato inviato in forma anonima;
Considerato che la grande partecipazione riscontrata -sia su questo blog che sul malanova forum- deve essere in qualche modo regolamentata, onde evitare 'ntasamenti e opinioni a rota libira chi nenti hannu a chi fari con i temi proposti;
Considerato quanto sopra
SI FA PRESENTE
che da questo momento in poi, tutti i commenti saranno moderati dal sottoscritto.
Non va pigghiati, ma è necessariu.
Cordilmente
U Nonnu

Anonimo ha detto...

quello che ho scritto nn e' scritto con malignita' ma e' la relta' dei fatti mi dispiace io ho espresso il mio giudizio....

Anonimo ha detto...

Se tu sei riuscito/a a curare le tue ferite sono contento per te, ma ti ribadisco, che secondo la mia escperienza che ho appreso avendo conosciuto diversi Don, che le regole e le impostazioni ci vogliono, ma la preghiera è una cosa che DEVE nascere dal cuore e non è un meccanismi, che nasce da comportamenti o pratiche particolari, vedi buddismo ecc..
Nessuno colpevolizza nessuno, ma la parrocchia dovrebbe esprimere la comunione di questa chiesa particolare.Purtroppo si sono create queste difficoltà in seguito le decisioni prese da chi deve essere la quida, come ci possiamo sentire in comunione con la chiesa universale, tipo maroniti, che sono cattolici ma con altra trdizione? La chiesa è ricca perchè esprime una comunione nella diversità di popolo, rito, e trdizione, noi con le ns. tradidioni eravamo l'espressione di una parrocchia che ha se non lo sai pìù di 1700 anni e forse più.
Ciao un amico

Anonimo ha detto...

Va bonu nonnu se no sa rischia mi si fendunu i chistiani, ieu penzu chi cacchi jornu di putimu fari a canusciri tutti e ognunu FOSCHJ capirà

Anonimo ha detto...

Leggendo i commenti che sono stati scritti fino ad ora: tutti noi anche involontariamente ci troviamo nei panni di "giudici" (anche se non propriamente nel vero senso della parola). Già quando diciamo :" senti io non è che lo faccio per giudicare ma sicundu mia chiddu non si cumpurtau bonu........( è 1 esempio)" stiamo giudicando. Non possiamo farci niente, è la natura dell'uomo e poi ricordimoci che nessuno è perfetto. Possiamo cercare, però, di migliorare nei nostri comportamenti seguendo l'esempio di Gesù che è MORTO PER NOI e dei Santi, che hanno dedicato e a volte perso la vita per cercare di assomigliare sempre di più a Gesù. Ma allora la domanda sorge spontanea: "se i Santi sono un mezzo per arrivare a Dio, perchè non onorarLi con le dovute cerimonie e feste? I Santi seguirono l'esempio di Gesù in tutto e per tutto, quindi perchè non offrirGli un'adeguata festa? Ma....Boo...Nessuno va giudicato nè tantomeno un prete....ma cu unu comu a chistu, se unu ci pensa, faci sulu piccati ra matina a sira; si jeu mi sentu na missa e aju a pinsari: "ma chistu chi avi n'ta testa? a canti cristiani fici mi sa l'luntanunu e cacciau? allura non c'è nenti i chistu!!!" a chi mi serbi na missa sintuta i sta manera ricu jeu? Poverettu....avi problemi sicundu mia!!!!!!!!!!!!
La chiesa è umilta, ma io vedo solo azioni da megalomani!!!! Non c'è più una comunità unita a Scilla, ed è una cosa bruttissima. In conclusione dico di non abbatterci per questa situazione che abbiamo a Scilla. Il Signore da buon Pastore non abbandona le sue pecorelle, e poi comu n'ci rissi u surici a nuci? Rammi tempu chi ti perciu....Noi siamo peccatori e un giorno dovremo scontare i nostri peccati, ma lui che è prete li scontarà il doppio perchè ha una responsabilità (essendo prete) che forse nenche immagina!!!!!!comunque jeu nono mi b'biliu tantu pirchì sugnu sicura chi u Signuri prima o poi i menti i cosi o postu.......Saluti e baci

Anonimo ha detto...

...ma 'ncriscia mi leggiu e puru ma rispundu.....i soliti scigghitani: sciarreri e petteguli...l'aviti i peri?? iazativi ra seggia, iati a cresia e dicitinci tuttu 'nta facci...o forsi e megghiu i no?...no no...sennò chi scigghitani siti?

Anonimo ha detto...

ma smettela che facendo cosi gli date modi di sbagliare ancora...

Anonimo ha detto...

invece di difenderlo sempre voi che siete vicino a lui fategli capire dove sbaglia.....

Anonimo ha detto...

S.D. a rggiuni i cosi si rinnu ra vanti, ma si si cu ricu jeu... nan sacciu se i cosi i rici sempri ra vanti, finta a ora a cu parrau ra vanti comu iau a finiri? rimmillu tu chi parri sempri ra vanti. tu ricu jeu ci rissuru EXIT PLEASE

Anonimo ha detto...

per il terzo cruppo e pre 30 agosto 12:57 riporto un messaggio che ho scritto in un'altra discussione.
La fortuna è incontrare Cristo!!!!!!!!! non un prete, perchè se personifichii il tuo credo in una persona se questa persona ti deluderà verrà meno anche ciò in cui credi. L'adorazione a scilla c'è stata sempre, con tempi e modi diversi, forse tu sei nuova del paese o non frequentavi la parrocchia, i frutti degli scillesi li hai sotto gli occhi, non sono solo le chiese, ma la casa della carità nata in parrocchia, l'ospedale nato dall'amore per il proprio paese, amore disinteressato, amore per il prossimo, innumerevoli pozzi, case e altro in tutto il mondo, e tanto altro, ai ragione dove c'è preghiera c'è amore, amore per il prossimo........... Nessuno vuole demonizzare nessuno, avvolte si dicono cose perchè non si è compresi, "ruru cu ruru non frabbica muru", tutti sperano che le cosi cambino in meglio e si possa ricostruire comunione in questa comunità.

Anonimo ha detto...

Difendere sempre e comunque una persona e assecondarla nei suoi modi di fare non è per niente costruttivo e soprattutto non è segno di amicizia sincera. Anzi quando un nostro amico sbaglia è nostro dovere farglielo capire in tutti i modi, sempre con rispetto e discrezione. Non credo a una chiesa dove predominano indiscusse le gerarchie...Gesù non si sarebbe fatto chiamare servo!
Inoltre non condivido con chi, parlando del parroco, mette sempre in mezzo l'adorazione perpetua..cosa c'entra? Chi la pratica è perchè ama Cristo e lo vuole incontrare nel Sacramento...non deve essere considerata una conquista del parroco, altrimenti rischiamo di sminuirne il profondo significato.

Mena

Anonimo ha detto...

x mena
Mi trovo col tuo pensiero, si è fatto dell'adorazione un vessillo, per coprire o giustificare scelte non sempre condivisibili.

Anonimo ha detto...

Che silenzio!!!!!! forse siamo arrivati a un punto d'incontro tra le diverse opinioni? spero di si, Comunque credo che parlare anche in modo anonimo (come faccio io) , basta non essere offensivi è "cosa buona", la cosa importante è far circolare pensieri positivi e propositivi.
Parlare delle chiese o della parrocchia in questo momento è un argomento molto delicato, gli animi si agitano facilmente, ma la cosa migliore è dialogare..........
ciao.

Anonimo ha detto...

Caro Nonnu na si finisci mai a parrari i stu riscusciu, datu chi c'à nan srivi chiù nugghù ci pinzaru su repubblica, sa nan sbagliu ra ieri, c'e n'articulu su scilla e TRADIZIONI.............