
A recuperare l'animale, cui è stato dato il nome di Filippo, è stato il nostro concittadino Giuseppe Pugliesi, che ci ha gentilmente fatto pervenire le foto che vedete.
IN QUESTO SPAZIO, LE SEGNALAZIONI, I COMMENTI E I MESSAGGI (ASSOLUTAMENTE VERI E GENUINI) DEI MALAFFEZIONATI LETTORI RU NONNU E FREQUENTATORI DI WWW.MALANOVA.IT

'U me' mastru barberi
è 'u megghiu mastru du paisi,
malanova mi nci veni,
se ieu vi cuntu chi mi fici.
Vigilia 'i Natali
ia mi mi fazzu 'a barba,
mi pigghia 'na tovagghia
e nci tremanu li mani.
Pigghiau nu tovagghiolu
e o' coddhu m'u legau:
mi stavà fandu mi moru
e, di chi, non m' affucau.
"'Stu mastru non si movi?
'chì 'a caci è cosa brutta!"
Rissi 'sti paroli,
m'a stricau finu a nda vucca.
Lu puzu nci addulura,
lu brazzu nci stancau,
comu vossi 'u Signuri,
'u pinnedhu lu posau.
Pigghiau lu rasolu
e lu 'ffilau per beni,
appena mu misi nta facci,
mi pigghiau la frevi.
A li Santi disastimaia,
a la Madonna e a lu Signuri,
mi mi caccia di 'sti guai
non guardu 'stu saluni!
Se 'a barba l'haiu longa,
chi m'arriva finu e' peri,
'i corna mi mi spuntunu
non guardu 'stu barberi!
Il 9 Novembre 2007, mese dei morti, verrà ricordato come quello dell'interruzione dell'idea originaria dei valorosi concittadini d'oltre oceano di fornire di un servizio primario il proprio paese di origine.
Anche il nostro ospedale, NATO DA UN ATTO D'AMORE, e pienamente operativo e funzionante segue il destino di quei piccoli e medi ospedali realizzati per esigenze clientelari e quindi inutili e dispendiosi.
In questa sede desidero fornire, a chi é preposto ad assumere iniziative, qualche considerazione e delle proposte attenendomi scrupolosamente al tema e, quindi, evitando dal trascendere in considerazioni piu' complessive.
E' da tempo che si parla di chiusura o comunque di ridimensionamento dell'Ospedale di Scilla ed emerge in tutta evidenza l'abbandono in cui é stata lasciata la struttura e i sanitari che non hanno mai trovato sponde certe e autorevoli non solo nella politica locale ma neanche in esponenti politici dell'ampio comprensorio di riferimento.
Come se una regia occulta volesse far morire il "sogno americano" sotto gli occhi insensibili degli scillesi e non.
Lo stesso innesto del primario chirurgo Dott. Iacopino andava certamente accompagnato da misure collaterali di sostegno e di stimolo alla sua pregevole attività professionale. Dopo il clamore che ha accompagnato la sua nomina, una volta che se né andato, nessuno ha spiegato i motivi di tale decisione: ove fosse rimasto, avremmo avuto ben altri argomenti in più per difendere il nostro ospedale. Non si é voluto comprendere l'aria che tirava.
ANCHE ADESSO, QUESTO SILENZIO SGOMENTA anche se é preferibile all'ipocrisia delle solidarietà di facciata e ingiustificata é la latitanza di partiti, associazioni, gruppi e tutti coloro (con le dovute -e verificate- eccezioni) i quali, ad ogni elezione, si candidano per fare le belle statuine o raccolgono voti per questo o quel partito inventandosi, con la scusa della politica, un'altra professione a sostegno delle loro questioni private. Come mai, per fare le liste si fà notte fonda e per salvare l'ospedale non si accende nemmeno una lampadina?
Dal 2° incontro tecnico di lunedì 24 Settembre u.s. organizzato presso la sala del consiglio comunale da cui sarebbero dovute scaturire iniziative idonee al rilancio dell'ospedale e tali da scongiurare la minacciata chiusura ancora nessuno si é fatto sentire. Nel frattempo la giunta ha approvato il Piano!
Come faccio a non ricordare le battaglie che, come scillesi abbiamo combattuto e vinto per il nostro ospedale? Ricordo convegni, innumerevoli riunioni e fatto individuare, con l'allora assessore alla sanità Bruno Dominianni nel 1° P.S.S., Scilla addirittura come sede dell'USL 29. Perché, adesso, tutto questo disinteresse e abbandono?
ANCORA, PERO' NON TUTTO PUO' ESSERE PERDUTO. Sono convinto che non é mai troppo tardi.
Il Piano deve andare ancora in Commissione e, poi, in Consiglio: solo allora diventerà operativo. Che fare?
INDIRE, INTANTO, UNA PUBBLICA ASSEMBLEA organizzata congiuntamente dai sindacati e Amm.ne Comunale di Scilla da concludere con un documento finale .
Se c'é chiarezza e forza di proponimenti rilancio quanto sostenuto nei miei precedenti interventi.
E' chiaro che nulla scende dal cielo senza impegno e lavoro.
1. Questa battaglia deve essere coordinata dal Consiglio Comunale che assumerà la veste di comitato di lotta e Gruppo Operativo (G.O.) ove ogni consigliere si addosserà la propria parte di lavoro nell'attuare la strategia;
2. Tale G.O. coinvolgerà prioritariamente gli scillesi d'America perché facciano sentire tutto il loro peso organizzando un secondo comitato questa volta, degli "scillesi del mondo"a difesa del "loro" ospedale;
3. Il G.O.indirà una assemblea, ben organizzata, dei sindaci e amministratori dei dieci comuni di riferimento per ottenere il loro consenso alle azioni di lotta per poi proporre la convocazione dei rispettivi consigli comunali per l'approvazione di un documento di "resistenza attiva" e l'avvio di iniziative pubbliche e private, nei rispettivi comuni, per una raccolta di fondi finalizzata all'acquisto delle attrezzature sanitarie urgenti;
5. Tale gruppo organizzerà e una o piu' riunioni con i medici di base dei comuni interessati perché senza il loro sostegno politico e ancor piu' sociale non si riuscirà a fare alcunché;
6. Intanto pretendere con forza il rilancio della chirurgia e lavorare nella struttura ospedaliera come se nulla fosse accaduto migliorando al massimo il livello delle prestazioni per avere un consenso sociale ampio e diffuso;
7. Provvedere alle sistemazioni urgenti con attività sostitutive (volontariato, intervento diretto dei comuni, della Provincia, della Comunità Montana ecc.) e operare per rimuovere il blocco del cantiere completando i lavori di ritrutturazione;
8. Occorre designare un legale autorevole di livello nazionale o consulente esperto in problematiche sanitarie perché alla luce delle potenzialità della struttura, delle necessità del territorio e da una attenta analisi del documento regionale consigli i passi piu' opportuni e le richieste da avanzare al fine non solo di difendere lo "Scillesi d'America" ma di rilanciarlo in quando fondamentale risorsa per il territorio. Ospedale sì ma anche servizi essenziali di base.-
Scilla 16 Novembre 2007 Pietro Bova
ANNUNCIO DELL'UNIONE DELLA GENERAZIONE DEGLI STUDENTI DEL 2007
Alla generazione del 2007, uniamo le mani, studenti e popolo , per far emergere la verità!
La verità è che le persone sentono costantemente lagnanze profuse nell'incontrare problemi senza precedenti nel paese.
La verità non stampata sui quotidiani è che monaci, studenti, gioventù e popolo stanno fuggendo o si stanno nascondendo da tutti questi pericoli non sanzionati, giorno e notte, non osano vivere, dormire o mangiare nel loro paese, sul loro suolo nella loro casa o monastero.
La verità vera è che, in ordine l vedere il futuro del paese splendere gloriosamente nel mondo, gli studenti e il popolo non dovrebbero lasciare che questo tirannico ingiurioso e malefico sistema di leggi continui ad esistere.
La verità che non viene trasmessa nei telegiornali è che la situazione attuale e la sofferenza del popolo sono tali che le persone non potrebbero sopravvivere o migliorare sotto un'amministrazione che commette abusi e che ciò che si guadagna in un giorno non basta per un solo pasto.
Sebbene noi studenti siamo stati posizionati per essere allontanati dai nostri genitori e non riunirci con gli altri, dobbiamo sforzarci di riunirci per rimuovere alla svelta il regime del male con pensieri uniformi e unità di forze. Esortiamo tutti a mettere in pratica “la prosperità dell'intero popolo di tutte le etnie senza distinzione di classe o strati sociali e respingere l'arricchimento di un pugno di despoti”.
13 Ottobre 2007
Subject: re: tickets
Dear Sirs/Madams,
I am very interested in purchasing tickets to some of the events at
next year's Olympic games.
However I cannot, in good conscience, attend the Beijing Olympics
unless your government uses its influence to improve the political
situation in Burma. China has substantial economic interests in the
country, provides large amounts of economic aid, and invests heavily
in infrastructure projects there. Additionally, your government
provides extensive logistical support to Burma's military government.
All this make China uniquely placed to influence it.
The people of Burma have, in a very peaceful manner, insisted that
their rights be respected. I ask no more of your government than that
it cease its support for the current regime, and encourage dialog with
the democratically elected representatives of the Burmese nation.
I, the Burmese people, and the world would be grateful for your
assistance in this matter. Your courage will go a long way towards
making the 2008 Olympics a success.
With sincere thanks,
(your name)
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Traduzione
Gentili Signori/Signore,
sono molto interessato ad acquistare i biglietti per alcuni degli eventi dei giochi olimpici del prossimo anno.
Non posso comunque, in buona coscienza, assistere alle Olimpiadi di Pechino a meno che il vostro governo non usi la propria influenza per migliorare la situazione politica in Birmania. La China hanotevoli interessi economici nel paese, fornisce gran parte dell'aiuto economico, e vi investe tanto in progetti di infrastrutture. In più, il vostro governo fornisce un ampio supporto logistico al governo militare della Birmania.
Tutto questo consente alla Cina di essere in una posizione unica per influenzarlo.
Il popolo birmano, in maniera molto pacifica, ha insistito perché i suoi diritti siano rispettati . Al vostro governo non chiedo altro che di cessare il suo supporto all'attuale regime, e di incoraggiare il dialogo con i rappresentanti della nazione birmana democraticamente eletti.
Io, il popolo birmabo, e il mondo vi saremo grati per la vostra assistenza in questa questione.
Il vostro coraggio farà tanta strada nel rendere le Olimpiadi del 2008 un successo.
Con sincero ringraziamento,
(il tuo nome)
Il signor Albert Fert (francese), 69 anni e il signor Peter Grünberg (tedesco), 68 anni, hanno ricevuto ieri il Nobel per la Fisica (10 milioni di corone svedesi, pari quasi a € 1.100.000,00).
Direte voi: "E chi ficiru 'sti ddu' "rimbambiti" per meritarsi tutti 'sti sordazzi?"
Beh, a dir la verità, tantu rimbambiti non sono, tanto che -seppur indipendentemente uno dall'altro, fin dal 1988- hanno scoperto la Magnetoresistenza Gigante (GMR), applicata poi per la prima volta solo nel 1997. E che diavolo sarà mai? 'Na mala parola?
No. In pratica, i due hanno scoperto che grazie a piccoli cambiamenti nel campo magnetico, si generano cambiamenti più grandi nella resistenza elettrica. Questo consente di immagazzinare dati in sistemi di memoria digitale minuscoli, perché le informazioni vengono immagazzinate in piccole aree magnetizzate, registrate da una testina e tradotte quindi in segnali elettrici. Da qui si generano poi gli uno e gli zero dei segnali digitali.
N.B.: La notizia è stata tratta da Timesonline. Leggetevi l'articolo

[immagini prese da http://ko-htike.blogspot.com/]
L'inviato dell'Onu ha riferito di abusi continui commessi dalle forze dell'ordine e da elementi senza uniformi, di notte durante il coprifuoco: raid nelle case, pestaggi, arresti arbitrari e sparizioni.
Intanto l'opposizione ha rifiutato l'offerta di colloqui avanzati dalla giunta militare, a condizione che Suu Kyi abbandonasse la sua campagna per la democrazia, che le è costata la libertà da 12 anni a questa parte.
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L'edizione on line del Times riferisce oggi di cremazioni avvenute segretamente ma che la gente del posto conferma, avendo visto camion dell'esercito andare avanti e indietro da un forno delle cremazioni (sorvegliato da militari armati), dalla cui ciminiera il fuoco ha continuato a uscire per tutta la notte.
Voci non confermate, parlano addirittura di feriti, buttati direttamente nei forni, ancora vivi.
Quel che invece è sicuro è che negli ospedali è stato ordinato ai medici di non dare ai feriti alcuna assistenza o trattamento medico, così come avviene per quelli ancora detenuti, portandoli di conseguenza alla morte.
Confermate anche le devastazioni nei monasteri e le violenze contro i monaci.
Spiegato il motivo per il quale internet ha continuato a funzionare nei primi giorni successivi alla rivolta: è servito ai militari per identrificare tutti i partecipanti ai cortei. Sono stati schedati per quartiere, fotografati e infine arrestati. Dopo di che, le connessioni a internet sono state tagliate.
[da Democratic Voice of Burma]

Le impalcature attorno alla chiesa dello Spirito Santo di Scilla, che questa estate caratterizzano il panorama della Marina Grande, testimoniano del rifacimento dell’intonaco lungo tutto il perimetro esterno del sacro edificio. Restauro sempre atteso, cui la chiesa aveva assoluto bisogno, e sempre rimandato, nonostante che l’urgenza dell’intervento fosse alla vista di tutti ormai da parecchi anni. A lavori appena iniziati, la speranza di una felice conclusione ci spinge a scrivere brevi riflessioni, durante questa calda estate scillese a tu per tu con l’involucro bianco dei ponteggi.
Certo l’intervento era necessario. Sicuramente l’intonacatura dei muri esterni era assolutamente di primaria importanza, eppure non riusciamo a comprendere l’interruzione dei lavori durante i mesi estivi con buona parte dell’intonaco mancante e col pericolo che il trascorrere del tempo possa compromettere la buona riuscita del rifacimento. Sicuramente, i turisti affollano come non mai i lidi scillesi, e turbarne la quiete potrebbe risolversi in un abbandono della città. Ma questo restauro era atteso da decenni e la perdita di qualche turista infastidito non avrebbe potuto incidere né sulla fama della città, né sulla bontà del restauro. Mentre i residenti devono sopportare i disagi dell’incombente impalcatura, che spurga svolazzanti fibre dell’inadatta tela antipolvere messa a chiudere (anche) sguardi indiscreti.
Ciononostante si è deciso di interrompere i lavori, procrastinandone la fine.
Quello che è più sorprendente, nell’intera vicenda, è che, indipendentemente dal tempo legato al restaturo, la chiusura della chiesa dello Spirito Santo al culto e alla vista degli studiosi (e per riflesso ai turisti) ci riempie di sgomento pensando alle conseguente funeste che tale chiusura comporta in termini di conservazione degli elementi scultorei, pittorici e delle strutture murarie interne.
La volta mononavata, realizzata secondo l’antica tecnica dell’incannicciata, gli intonaci, gli stucchi, i dipinti, la cripta, i marmi degli altari (che andrebbero smontati e riassemblati), soffrono già enormemente, consentendo, all’ostentata (e miope) chiusura “a priori”, l’accelerazione del deperimento dell’edificio.
Deperimento già in atto in questi anni e che, chi scrive, segue con grande preoccupazione avendo già da tempo constatato il moltiplicarsi e l’aggravarsi di crepe e scrostamenti alle pareti, i dissesti dei marmi degli altari, per tacere dello stato dell’organo positivo che si trova nella cantoria della chiesa e che giace nello stato «perenne» di rudere, giammai oggetto di un serio restauro, pur avendo, dissestati e disseminati tutt’attorno al corpo centrale, le canne metalliche (conservate in un baule a parte), i bordoni in legno, la tastiera, i mantici, etc.
A questo punto il pensiero corre all’altro organo a mantice presente in Scilla e che è custodito presso la chiesa di Santa Maria di Portosalvo, in Chianalea. Chi scrive, da ragazzo (estate 1971), ha mosso i mantici di questo organo per permettere ad una turista americana di suonare una «passacaglia» di Bach.
Allo stesso modo è inavvicinabile la chiesa di San Rocco, dalla lunga e tormentata ricostruzione, frutto di autotassazione da parte dei residenti e dei lasciti degli scillesi d’America, e che, a fronte d’un tempo infinito per il completamento dell’edificio, si trova nella stessa condizione di «chiusura coatta» che rende assolutamente impossibile sia la fruizione delle opere d’arte contenute, sia la visione dell’edifico lontano dalle funzioni religiose.
Questa chiesa contiene numerose opere pittoriche, recentemente restaurate, che rappresentano buona parte del cespite artistico scillese. Fra tutte, la magnifica pala in legno di San Francesco da Paola (appartenente alla chiesa dello Spirito Santo).
Chi scrive si è trovato ad attendere invano l’apertura di queste chiese, abituato com’era, negli anni passati, a visitarle con devota e rigorosa attenzione, rispettoso sia del sacro luogo, sia delle opere d’arte presenti.
Oggi è dato visitare soltanto la chiesa dell’Immacolata, antico e venerato edificio (anch’esso frutto d’un completo rifacimento dopo il terremoto del 1908), che conserva una delle più rilevanti opere della storia dell’arte calabrese: quella «Madonna della Porta», per anni presso la Sovrintendenza ai Beni Artistici di Cosenza e più volte pubblicata, custodita in una teca con vetro antisfondamento nella cappelletta del Santissimo (navata di destra).
A conclusione di questa veloce carrellata sulle chiese scillesi, ci limitiamo ad auspicare che la chiesa dello Spirito Santo di Scilla, una volta terminato il restauro della facciata e delle pareti esterne, possa essere riaperta al culto (e al pubblico) anche «semplicemente» per la celebrazione di una messa settimanale. Soprattutto, che si inizi a prendere in considerazione il restauro dell’interno, prima che sia troppo tardi e venga meno l’ottima lettura che ancora si ha delle decorazioni a stucco e dei manufatti litici (per tacere dei dipinti, che si conservano negli altari marmorei sempre più dissestati).
Don Bruno, il giovane parroco di Scilla cui è demandato il compito di guidare le anime degli scillesi e adoperare tutte le cure e le premure che l’alto ufficio a lui conferito dalla Curia (e da Dio) prevede, sembra, a contrasto con l’affabilità dei modi, ignorare totalmente tutte le necessità di tutela, custodia e garanzia dell’immenso patrimonio artistico scillese con il quale (suo malgrado?), è costretto a confrontarsi.
Noi, che amiamo Scilla in maniera totale e vorremmo saperla sempre oggetto di attenzioni e cure, ci duole saperla bistrattata (anche) nelle sue bellezze artistiche.
Scilla, 30 luglio 2007
